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La sanità nel Recovery Plan: la svolta del Servizio Sanitario Nazionale

Potenziare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) al fine di migliorarne le capacità di risposta ai bisogni di cura dei cittadini anche alla luce delle profonde criticità che la pandemia ha messo in evidenza. Questo l’obiettivo del finanziamento che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan) ha destinato alla sanità: 20,2 miliardi, di cui 9 per le azioni dedicate alle Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale e 11,22 alle azioni dedicate a innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale. 

Un ampio piano di investimenti volto a rafforzare la prevenzione e l’assistenza sul territorio e l’integrazione fra servizi sanitari e sociali, garantendo equità di accesso alle cure ed erogazione delle prestazioni.

Vediamo, in sintesi, alcuni punti.

Per quanto riguarda le Azioni dedicate alle reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale possiamo individuare strategie che potrebbero portare il Paese a raggiungere elevati standard qualitativi di cura attraverso l’istituzione di Casa della Comunità per potenziare e riorganizzare i servizi offerti sul territorio migliorandone la qualità. La Casa della Comunità diventerà lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in particolare ai malati cronici. La Casa della Comunità sarà una struttura fisica in cui opererà un team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e potrà ospitare anche assistenti sociali. La presenza degli assistenti sociali nelle Case della Comunità rafforzerà il ruolo dei servizi sociali territoriali nonché una loro maggiore integrazione con la componente sanitaria assistenziale.

Verranno inoltre potenziate l’assistenza domiciliare e la telemedicina.

Nel piano si parla poi di sviluppo delle cure intermedie attraverso l’attivazione dell’Ospedale di Comunità, ovvero una struttura sanitaria della rete territoriale a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. Verranno realizzati 381 Ospedali di Comunità.

Per quanto riguarda le Azioni dedicate all’Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale, è prevista la riorganizzazione della rete degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero unitamente al rafforzamento strutturale degli ospedali del SSN.  

Si intende perseguire inoltre un rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione.

Nel PNRR sono presenti anche importanti interventi economici nell’ambito della formazione medica., con  particolare riguardo alla medicina di base, con l’introduzione di un piano straordinario di formazione sulle infezioni ospedaliere, capace di garantire anche un rafforzamento delle competenze manageriali e digitali del personale sanitario.
 L’investimento prevede:
§ l’incremento delle borse di studio in medicina generale, garantendo il completamento di tre cicli di apprendimento triennali;
§ l’avvio di un piano straordinario di formazione sulle infezioni ospedaliere a tutto il personale sanitario e non sanitario degli ospedali;
§ l’attivazione di un percorso di acquisizione di competenze di management per professionisti sanitari del SSN, al fine di prepararli a fronteggiare le sfide attuali e future in una prospettiva integrata, sostenibile, innovativa, flessibile, sempre orientata al risultato..
§ l’incremento dei contratti di formazione specialistica per affrontare il cosiddetto “imbuto formativo”, vale a dire la differenza tra il numero di laureati in medicina e il numero di posti di specializzazione post-lauream previsto e garantire così un adeguato turn-over dei medici specialisti del SSN.
 
Il potenziamento delle competenze tecniche, digitali e manageriali del personale del servizio sanitario avverrà attraverso un programma di assegnazione di borse di studio e erogazione di corsi di formazione specifici da realizzare entro l’orizzonte del PNRR (metà 2026). 
In particolare, saranno finanziate:
§ borse di studio di medicina generale: ogni anno del triennio 2021-2023 sarà pubblicato un decreto governativo di assegnazione delle risorse economiche alle Regioni per finanziare 900 borse di studio aggiuntive all’anno per corsi specifici di medicina generale di durata triennale (per un totale di 2.700 borse aggiuntive). Questa distribuzione temporale assicura il completamento degli ultimi corsi entro metà 2026;
 § un piano straordinario di formazione sulle infezioni ospedaliere (con circa 150.000 partecipanti entro la fine del 2024 e circa 140,000 entro metà 2026);
§ progetti formativi per lo sviluppo di percorsi di acquisizione di competenze di management per i professionisti del SSN: si prevede la formazione di 2.000 persone entro la metà del 2024 e altre 24.500 persone entro il Q2 2026;
§ 4.200 contratti di formazione specialistica aggiuntivi, per un ciclo completo di studi (5 anni) a partire dal 2020.

Ufficio Stampa AIPO-ITS
Fonte: Quotidiano Sanità