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Vectura acquistata da Philip Morris International. Una questione etica per gli pneumologi italiani

Ha suscitato sgomento e indignazione la richiesta di acquisizione di Vectura, un’azienda inglese specializzata in tecnologie per device a uso di farmaci inalatori, da parte di Philip Morris International (PMI).
In particolare, non sono mancate le manifestazioni di critica, da parte di alcune organizzazioni anglosassoni che operano nell’ambito della tutela alla salute, quali Asthma UK e British Lung Foundation (AUK/BLF), Cancer Research UK e Action on Smoking and Health (ASH) che hanno scritto una lettera aperta al consiglio di amministrazione di Vectura e alle autorità governative del Regno Unito chiedendo loro di impedire l’acquisizione dell’azienda da parte di Philip Morris International (PMI).
Tali organizzazioni hanno sottolineato come l’industria del tabacco non dovrebbe trarre guadagno dalle malattie causate dai prodotti che essa stessa produce. L’azienda Vectura è infatti specializzata in tecnologie di device utilizzati per l’erogazione di farmaci inalatori nel trattamento delle malattie respiratorie. 

“Il tentativo dell’industria del tabacco di assumere un nuovo ruolo inserendosi nell’ambito delle cure sanitarie traendo, nel contempo, un enorme profitto economico dalla vendite di sigarette non deve trarre in inganno gli operatori sanitari che ogni giorno curano le persone vittime del tabacco” ha commentato Rosastella Principe, in forza presso il Centro per il trattamento del tabagismo della Clinica UPMC Salvator Mundi di Roma. “Ogni medico ha giurato di «badare soltanto alla salute degli infermi rifuggendo ogni sospetto di ingiustizia e di usata corruzione e soprattutto dal desiderio di illecite relazioni...» saprà quindi stabilire con il paziente il miglior compromesso fra la scelta terapeutica e le ragioni etiche considerate” ha continuato Principe che, a tal proposito, consiglia l’articolo del Prof.  HopkinsonN.S., Presidente di Action on Smoking and Health (ASH) e docente di pneumologia all'Imperial College di Londra, secondo cui  PMI non deve avere posto nell'assistenza sanitaria;(  Capstick TGD, Hopkinson NS, 2021, Adapting inhaled medication practice in COPD and asthma to avoid funding the tobacco industry,International Journal of COPD. 16: 2917—2923)

“L'interesse di Philip Morris International per Vectura, secondo quanto dichiarato dai vertici dell’azienda, nasce dalla volontà di investire in settori diversi da quello che è sempre stato il core business dell’azienda ovvero il tabacco” spiega Principe. “Così, a metà dell’anno, PMI con una mossa ritenuta audace e assai contrastata ha presentato una richiesta di acquisto ai vertici di Vectura, accordo che a loro dire avrebbe aggiunto nuove competenze ai dispositivi per inalazione, offrendo un prezzo più alto (1,4 miliardi di dollari) di quello della offerta di acquisto ricevuta in precedenza dal gruppo Carlyle (1,3 miliardi di dollari) una multinazionale americana specializzata in privat equity, real assets e private credit, interessata ad acquistare Vectura per continuare a capitalizzare su una industria in espansione e di rilievo nel settore della salute. Il consiglio di amministrazione della società Vectura ha ritirato, allora, il sostegno all’offerta di Carlyle e ha raccomandato agli azionisti l’acquisto da parte di PMI perché, secondo il presidente italiano di Vectura, ex dirigente AstraZeneca, l’offerta della società del tabacco era più “equa e ragionevole”. PMI ha, così, potuto acquistare un gran numero di azioni degli investitori inglesi prima del voto finale degli azionisti del 15 settembre 2021 ma non quelle detenute dagli investitori statunitensi in base alle normative di mercato americane, regole che non si applicano nel Regno Unito o in altri Paesi. Al 15 settembre, PMI deteneva il 50% delle azioni e aveva acquisito il controllo di un ulteriore 25%. Così, malgrado le obiezioni avanzate nel frattempo dalle autorità governative inglesi, ha ottenuto l’approvazione del suo accordo dagli azionisti facendo sollevare la questione della riforma del Company's Act inglese. Successivamente, PMI ha chiesto di rimuovere il titolo di Vectura dalla borsa di Londra e di registrarla nuovamente come società a responsabilità limitata. Il 1° ottobre PMI deteneva il 97% delle azioni”.

Critiche all’accordo PMI/Vectura sono state formulate con un comunicato congiunto anche dai presidenti della European Respiratory Society e del European Respiratory Society Tobacco Control Committee che, dopo aver manifestato il proprio disappunto per l’acquisizione da parte di PMI di Vectura, hanno invitato le autorità regolatorie del Regno Unito a bloccare l’accordo e ricordato i principi etici cui le due società si conformano nel caso di sponsorizzazioni o autorizzazione alla pubblicazione sulle proprie riviste di articoli da soggetti sostenuti da società che producono prodotti del tabacco.  

Le suddette società scientifiche hanno affermato: “È del tutto immorale che un’azienda che produce sigarette tragga profitto dalla dipendenza delle persone dai suoi prodotti enormemente dannosi, e poi cerchi di trarre altro profitto da medicinali prodotti per trattare i danni che quei prodotti hanno causato”. Analoghe espressioni di critica, sulla base anche dei principi etici adottati, sono venute dalla British Thoracic Society e per gli Stati Uniti dall’American Thoracic Society che insieme all’American Lung Association così hanno commentato: “L’annuncio che PMI vuole acquisire un’azienda che produce device per farmaci inalatori è l’ultima scelta riprovevole da parte di una compagnia del tabacco che ha tratto profitto dalla dipendenza dei consumatori dai suoi mortali (micidiali) prodotti. Ciò solleva uno inconcepibile/inammissibile scenario nel quale pazienti che hanno sviluppato malattie polmonari da fumo potrebbero ora aver bisogno di acquistare presidi terapeutici dalla stessa azienda i cui prodotti li hanno fatti ammalare. È riprovevole!”

Ufficio Stampa AIPO-ITS