Usando questo sito si accetta l'utilizzo dei cookie per analisi, contenuti personalizzati e annunci.
GARD Italia, nasce il nuovo gruppo Ambiente, Clima e Salute. Gennaro D'Amato a rappresentare AIPO-ITS

Si è insediato, con una riunione tenutasi online nei giorni scorsi, il nuovo gruppo di lavoro Ambiente, Clima e Salute dell’Alleanza contro le malattie respiratorie croniche, GARD Italia.

L’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO-ITS) rappresentata all’interno del GARD da Gennaro D’Amato, Co-Chairman Committee World Allergy Organization on "Climate change, Aerobiology and Allergy", ha da sempre dimostrato grande sensibilità e interesse nei confronti delle tematiche legate all’inquinamento atmosferico e ai cambiamenti climatici.

Fra le numerose iniziative messe in campo da AIPO-ITS, in qualità di membro del GARD, vi è certamente la stesura di un documento, frutto dell’impegno del precedente gruppo di Lavoro GARD-I Ambiente, Clima e Salute, volto a definire gli elementi per una strategia nazionale di prevenzione e di mitigazione dell’impatto dell’inquinamento atmosferico e delle variazioni climatiche sulla salute delle persone.
Nei prossimi mesi tale documento verrà aggiornato dal neonato gruppo di lavoro alla luce delle recenti evidenze circa le pericolose interazioni fra cambiamenti climatici, inquinamento atmosferico e diffusione dell’infezione da COVID-19.

Gennaro D’Amato, in rappresentanza dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO-ITS), nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dell’inquinamento outdoor e indoor, in rapporto alla pandemia da COVID-19 e si è soffermato sull’importanza di ridurre l’inquinamento a livello urbano e all’interno delle abitazioni. Vi è infatti evidenza scientifica, dimostrata in varie pubblicazioni presenti in PubMed, che gli agenti responsabili dell’inquinamento, siano essi polveri o agenti gassosi, potenziano gli effetti dannosi dei virus, come il SARS-CoV-2, a livello delle vie aeree con incremento delle patologie respiratorie. In tale contesto D’Amato ha sottolineato la necessità di innalzare il livello di attenzione dei decisori politici nei confronti di questi temi, sia in ambito salute che ambiente, perché possano pianificare l’impianto di alberi non allergenici ovunque sia possibile, nelle città e nelle aree extraurbane. Tale operazione deve essere realizzata seguendo, tra l’altro, le raccomandazioni provenienti dalla COP26 e del documento precedentemente elaborato dal gruppo GARD-Ambiente Ministero salute. Come è noto, il verde ha una grande funzionalità. Infatti, grazie alla fotosintesi clorofilliana, avviene la liberazione di ossigeno e la riduzione della presenza in atmosfera di CO2, che è, notoriamente, il gas principalmente responsabile del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici in atto. Con l’incremento del verde si può quindi intervenire, nello stesso tempo, su due scenari: l’inquinamento atmosferico e i cambiamenti climatici.

D’Amato si è poi soffermato sull’utilità delle mascherine. Queste rappresentano infatti non solo un mezzo di protezione nei confronti del rischio di contagio dell’infezione da SARS-CoV-2 ma anche nei confronti di agenti inquinanti atmosferici e ambientali. Ci sono infatti evidenze circa la riduzione, grazie all’impiego di mascherine, di sintomi allergenici stagionali e perenni nei soggetti con sensibilizzazione a fattori trigger ambientali di sintomatologia allergica come pollini e miceti.

Ufficio Stampa AIPO-ITS