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Antibiotico resistenza, parte la piattaforma per misurare i risultati del Piano Nazionale

Il Ministero della salute lancia SPiNCAR (supporto al Piano Nazionale di Contrasto Antibiotico resistenza) al fine di monitorare e supportare il piano Nazionale contro i super batteri resistenti ai farmaci.
Per comprendere l’importanza dell’iniziativa promossa dal Ministero e coordinata dall’Università di Udine, basti pensare che in Italia muoiono in media ogni anno 10.780 persone a causa di un’infezione dovuta a batteri antibiotico resistenti. Si stima che entro il 2050, si arriverà a un totale di 450000 decessi per la medesima causa.

Il progetto SPiNCAR nasce per supportare Regioni e Aziende Sanitarie nelle strategie sviluppate per contrastare il fenomeno dell’antibiotico resistenza. Esperti italiani e internazionali collaboreranno nell’ambito di gruppi di lavoro che opereranno in due fasi. In un primo tempo svilupperanno strumenti volti a valutare il reale stato dell’arte delle misure applicate oggi per contrastare l’antibiotico resistenza in Italia e per misurarne i progressi. In una seconda definiranno gli standard di sicurezza e gli indicatori che potranno supportare le regioni e le aziende sanitarie nel raggiungere gli obiettivi del piano nazionale.

“Abbiamo voluto questo piano perché era sempre più necessaria un’azione italiana sinergica e coordinata sull’antibioticoresistenza nel nostro Paese - affermano Claudio D’Amario e Stefania Iannazzo, della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute -. Il nostro obiettivo, attraverso questo sistema, e con un approccio One Health, è quello di arrivare a marzo 2021 con percentuali più vicine a quelle di Paesi Europei più virtuosi oltre che ad una maggiore consapevolezza nei cittadini dell’importanza dell’uso appropriato degli antibiotici”.

“Con questo sistema – spiega Silvio Brusaferro, commissario dell’Iss e coordinatore dell’Unità di ricerca di Udine – iniziamo ad agire affrontando il problema dell’uso appropriato degli antibiotici negli ambiti umano, animale e ambientale nell’ottica cosiddetta One health. Svilupperemo, condividendoli, standard ed indicatori che potranno supportare le regioni e le aziende sanitarie nel raggiungere gli obiettivi del piano nazionale. Lo strumento mira prioritariamente a ridurre le differenze esistenti tra le regioni, ma anche quelle esistenti all’interno della stessa Regione favorendo il coinvolgimento di tutti gli attori: professionisti, cittadini, imprenditori”. 

Allo sviluppo del sistema SPiNCAR partecipano l’Iss, le Regioni, l’Agenzia sanitaria dell’Emilia Romagna, l’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna, l’Istituto zooprofilattico delle Venezie, le università di Torino, Catania e Milano. Coordinati tutti dall’Università di Udine, coadiuvata dall’Azienda sanitaria integrata.

Ufficio Stampa AIPO