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Presentazione

In questo numero...
In this issue...
Mario De Palma
… di Rassegna, il quinto dell’anno 2016, troviamo in apertura un Commentario di Salvatore Rossitto e coll. che, riprendendo il tema dell’articolo pubblicato sul numero 3 di Rassegna, affrontano il problema del controllo della tubercolosi e della paura del contagio da migranti provenienti dai paesi ad alta endemia tubercolare.
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Commentario

Controllo della TB e paura
TB control and fear
Salvatore Rossitto, Pietro Emanuele, Deborah N. Wallace
Abstract. Di fronte a masse di migranti provenienti da paesi ad elevata endemia tubercolare, i nostri sistemi di allarme entrano in azione e avvertiamo paura. Questa deriva da parecchi fattori, legati alla genetica, alla struttura psicologica e alla cultura. I geni determinano i circuiti neuronali dove, in presenza di una minaccia, si innescano i relativi stimoli nervosi; la cultura ci condiziona nella valutazione dei pericoli, mentre la psicologia ci spinge a comportamenti irriflessi. La paura del contagio è perciò l’espressione di un giudizio immediato che prevale sui
meccanismi, più lenti, del pensiero logico-statistico di controllo. Conseguentemente lo stigma nei confronti dei malati rischia di diventare l’unica risposta al pericolo di infezione, pregiudicando così l’efficacia dei controlli. Non è un caso che gli studi sulla riduzione dello stigma abbiano prodotto risultati deludenti e identificato nella paura del contagio il problema preliminare da affrontare. Essa tuttavia può costituire, in prima istanza, una profilassi sui generis per garantire il massimo rigore nel controllo clinico-epidemiologico della tubercolosi.
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Articoli di revisione

I device nella terapia inalatoria: focus su budesonide e formoterolo
The devices in inhalation therapy: focus on budesonide and formoterol
Claudio Micheletto
Abstract. La terapia inalatoria rappresenta il cardine del trattamento farmacologico della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) e dell’asma bronchiale; tuttavia può risultare poco efficace se non assunta in maniera adeguata. I device più usati per la terapia delle malattie polmonari cronico-ostruttive sono gli spray predosati (pressurized metered dose inhaler, pMDI) e gli inalatori di polvere secca (dry powder inhalers, DPI). I pMDI hanno la loro criticità nella necessità di mantenere la coordinazione tra l’attuazione dello spray con l’inspirazione da parte del paziente. Per quanto riguarda i DPI, il paziente deve essere in grado di produrre un flusso inspiratorio sufficiente a mobilizzare il farmaco. Spiromax® è un nuovo inalatore a polveri secche, con il quale può essere somministrata la combinazione budesonide/formoterolo (B/F) nell’asma e nella BPCO. Numerosi studi hanno dimostrato che Spiromax® è un inalatore facile da usare, gradito dai pazienti ed assicura una buona deposizione a livello dell’apparato tracheobronchiale. L’efficacia clinica della combinazione B/F somministrata con Spiromax® è risultata sovrapponibile a quella della combinazione B/F somministrata con Turbohaler®, ma con una più rapida insorgenza dell’effetto broncodilatante a favore di Spiromax®.
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Interessamento polmonare associato a patologia infiammatoria intestinale
Lung involvement associated with inflammatory bowel disease
Roberto Serini, Ercole Turrini, Federica Maselli, Rossano Dallari, Giulio Rossi
Abstract. Le manifestazioni extraintestinali della malattia infiammatoria intestinale (Inflammatory Bowel Disease, IBD) possono interessare fino a metà di tutti i pazienti. Tra le manifestazioni extraintestinali, l’interessamento polmonare è relativamente raro e spesso trascurato. Le manifestazioni polmonari di IBD possono essere divise nella patologia delle vie aeree, del parenchima polmonare, nella malattia tromboembolica, della pleura, nelle anomalie dei test di funzionalità polmonare e nelle reazioni avverse da farmaco. Lo spettro di manifestazioni polmonari da IBD è ampio e i sintomi possono mimare altre malattie. Anche se poco frequenti, i medici che si occupano di IBD devono conoscere queste condizioni. La conoscenza di queste manifestazioni in associazione ai dati clinici sono essenziali per stabilire la diagnosi e il corretto trattamento. Il trattamento dei disturbi respiratori correlati a IBD dipende dal tipo di coinvolgimento polmonare e nella maggior parte dei pazienti gli steroidi sono necessari nel trattamento iniziale. I corticosteroidi, sia sistemici che in aerosol, rappresentano il principale approccio terapeutico mentre gli antibiotici dovrebbero essere somministrati in caso di processi infettivi.
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Il sonno e le apnee: dall’età evolutiva all’età adulta
Sleep and apneas: from developmental age to adulthood

Anna Lo Bue, Adriana Salvaggio, Giuseppe Insalaco
Abstract. Il sonno è una delle funzioni fisiologiche che va incontro, nelle varie fasi della vita, a considerevoli variazioni in termini neurofisiologici e comportamentali. L’età evolutiva è un periodo caratterizzato da un processo continuo di cambiamento fisico e neuropsichico, e i processi di rimodellamento sinaptico, base neurofisiologica della plasticità cerebrale, tipica di questa fase di sviluppo, si verificano prevalentemente durante il sonno. Nella descrizione della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) in età evolutiva due aspetti fondamentali vanno sottolineati: la sua variabilità nelle differenti fasce di età e la sua specificità rispetto all’età adulta, tanto da rendere le definizioni e i criteri utilizzati per la diagnosi di OSAS nell’adulto non applicabili all’età pediatrica. Sebbene l’ipertrofia adenotonsillare sia il più comune fattore di rischio per l’OSAS pediatrica, l’obesità sta diventando un fattore di rischio sempre più diffuso in età evolutiva, prevalentemente nella seconda infanzia (6-9 anni) e nell’adolescenza. L’OSAS ha mostrato di influenzare la funzione cognitiva nei bambini e negli adulti; tuttavia, l’impatto dell’OSAS sulle funzioni cognitive nei bambini risulta essere più grave in quanto, agendo su strutture cerebrali plastiche, può modificare lo sviluppo neuropsichico, le capacità di apprendimento e le interazioni sociali. Appare evidente la diversità nella definizione di patologia tra l’età evolutiva e l’età adulta in base ai parametri strumentali: un indice AHI pari a 5, che nell’età pediatrica rappresenta il valore limite per un percorso terapeutico necessario ad evitare conseguenze a lungo termine, rappresenta invece, nell’età adulta, il valore limite inferiore per la definizione di patologia.
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Articolo originale

Holter metabolico e stile di vita nei pazienti con BPCO in trattamento riabilitativo
Metabolic holter and lifestyle in patients with COPD on rehabilitation treatment

Maria Elisa Mantovani, Laura Di Vincenzo, Sandro Cassetta, Bruno Bruni, Marco L. Dottorini
Abstract. È noto come la riabilitazione respiratoria, per efficacia, sia parte integrante del trattamento dei soggetti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) migliorando la capacità di resistenza all’esercizio fisico, la dispnea e la qualità della vita. Per il mantenimento dei risultati ottenuti con il programma riabilitativo, il cambiamento dello stile di vita del paziente gioca un ruolo fondamentale: uno degli obiettivi cardine è quello di fare in modo che il paziente mantenga il livello di attività fisica raggiunto, con ricadute positive nella vita quotidiana. Lo scopo dello studio è stato quello di verificare in un gruppo di pazienti con BPCO se l’attività riabilitativa contribuisca a indurre un cambiamento dello stile di vita. Per tale motivo è stato utilizzato un holter metabolico (SensWear Armband®) che fornisce dati relativi al dispendio energetico, all’attività fisica eseguita, alla sua intensità e durata. La registrazione (cinque giorni continuativi) veniva eseguita prima del ciclo riabilitativo e al termine di questo. A fronte di un’efficacia terapeutica dell’attività riabilitativa (incremento della resistenza allo sforzo misurata con test cardiorespiratorio a carico costante, miglioramento della dispnea e dei sintomi valutati con CAT e SGRQ) non sono state registrate variazioni significative riguardo allo stile di vita in relazione al dispendio energetico, all’intensità e durata dell’esercizio, e all’attività motoria in termini di passi giornalieri. Conclusioni: l’uso dell’holter metabolico è utile per conoscere lo stile di vita del paziente all’ingresso del ciclo riabilitativo e quanto questo venga poi da lui modificato mettendo in atto tutte le strategie consigliate per mantenere il più a lungo possibile i vantaggi ottenuti dalla riabilitazione. Al riguardo i risultati dello studio evidenziano quanto il paziente non trasferisca i vantaggi riabilitativi nel suo quotidiano. È importante quindi porre la massima attenzione nel seguire il paziente nel tempo incentivandolo con un counseling programmato e suggerendogli tutte le iniziative possibili per mantenere i benefici ottenuti.
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Serie “Approccio personalizzato in Medicina Respiratoria” a cura di Giovanni Ferrara

Medicina personalizzata e nuove tecnologie
Personalized medicine and new technologies
Alessio Mattei, Giuseppe Tabbia, Michela Bellocchia, Elena Rindone, Marco Bardessono, Annalisa Carlucci, Caterina Bucca
Abstract. Nell’ultimo decennio le nuove tecnologie hanno trovato un impiego sempre più ampio nella gestione del paziente affetto da patologie respiratorie, specialmente nell’ambito della BPCO e asma e dei pazienti in ventilazione domiciliare, permettendo di valutare lo stato di salute, la qualità di vita, la compliance e l’efficacia del trattamento. L’innovazione tecnologica che permette il controllo remoto di vari parametri clinici e fisiologici sta modificando il nostro approccio alla patologia cronica respiratoria consentendo al paziente un maggior feedback con il centro di cura e al medico un migliore controllo dello stato di salute del paziente con possibili ripercussioni positive sui costi sanitari. Queste tecnologie, utilizzando strumenti digitali e informatizzati, permettono un modello di assistenza personalizzata sempre più centrato sulle reali esigenze e sui bisogni del paziente. La gran parte degli studi di telemonitoraggio ha dimostrato buona efficacia, sicurezza, sostenibilità e flessibilità; permangono controversie sulle problematiche medico-legali e sul reale impatto sui costi sanitari.
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Serie “Competence in UTIR” a cura di Raffaele Scala

L’ecografia in UTIR
Ultrasound in RICU
Gino Soldati
Abstract. Molte applicazioni dell’ecografia toracica in emergenza e terapia intensiva trovano spazio anche nell’Unità di Terapia Intensiva Respiratoria (UTIR). La migliore accuratezza diagnostica dell’ecografia toracica si realizza quando essa viene integrata nell’esame clinico del paziente e impiegata come supporto al ragionamento diagnostico dello pneumologo.
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Casi clinici

Interessamento tracheale in rettocolite ulcerosa
Tracheal involvement in ulcerative colitis
Roberto Serini, Ercole Turrini, Federica Maselli, Rossano Dallari, Giulio Rossi
Abstract. Donna di 51 anni, obesa, non fumatrice, con anamnesi negativa per patologie respiratorie, affetta da ipertensione arteriosa, diabete mellito tipo 2, malattia da reflusso gastroesofageo e colite ulcerosa (Ulcerative Colitis, UC) in trattamento con mesalazina da anni. Per la persistenza di tosse secca e respiro sibilante eseguiva TC del torace che evidenziava diffuso e concentrico ispessimento delle pareti della trachea e dei bronchi principali tale da determinare riduzione del calibro. Alla broncoscopia erano presenti mammellonature a livello tracheale e nel bronco principale di sinistra, la mucosa era iperemica e ad acciottolato con stenosi non critica del terzo distale. L’esame istologico delle biopsie mostrava reperti morfologici coerenti con un coinvolgimento tracheo-bronchiale della malattia infiammatoria cronica intestinale. Alla luce del dato anatomo-patologico veniva iniziata terapia steroidea con metilprednisolone per via parenterale in associazione a budesonide per via inalatoria con risoluzione del quadro.
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Dall’aperitivo... all’empiema!
From aperitif to... empyema!
Alessandro Andreani, Michele Giovannini, Gaia Cappiello
Abstract. L’inalazione di corpo estraneo è molto spesso una condizione medica di emergenza che necessita di un pronto riconoscimento e di un intervento immediato. Il ritardo nella diagnosi e nel conseguente trattamento porta a serie e spesso fatali complicanze; tali complicanze tuttavia possono comunque presentarsi nonostante un rapido riconoscimento del quadro con tempestivo trattamento (rimozione del corpo estraneo appunto), come nel nostro caso.
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Corrispondenza

La Carta di Nocera Umbra - Insieme per il riconoscimento dei diritti del malato respiratorio
Marco L. Dottorini
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Immagini in Pneumologia Interventistica

Amiloidosi pleurica localizzata
Localized pleural amyloidosis
Pier Aldo Canessa, Lorenza Bancalari, Valentina Pinelli, Massimiliano Sivori, Daniele Bertoli
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Radiology: Tips & Tricks

Il segno della corona radiata
The "corona radiata" sign
Giorgia Dalpiaz
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