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Presentazioni

In questo numero
In this issue
Stefano Gasparini
... di Giugno della rivista viene inaugurata una nuova Serie monotematica, di carattere multidisciplinare, a cura di Luca Bianchi, Annalisa Carlucci e Andrea Zanini: Nursing in Pneumologia. Come specificato dai curatori nella loro Presentazione, la maggiore incidenza delle malattie dell'apparato respiratorio, l'invecchiamento della popolazione e il sempre maggior numero di persone affette da comorbilità, unitamente ai progressi delle conoscenze fisiopatologiche e allo sviluppo di nuove tecnologie nella diagnosi e cura dei pazienti, confermano l'esigenza di una maggiore integrazione tra le diverse figure professionali (medici, fisioterapisti, infermieri professionali, tecnici di laboratorio). A ciò va aggiunto che il buon esito di un percorso diagnostico-terapeutico risiede nell'esperienza dell'intero team di lavoro e non del singolo operatore sanitario. Da tali presupposti nasce l'idea di questa nuova Serie monotematica per la quale viene pubblicato nel presente numero il primo contributo di Manuela Piran e coll. sull'umidificazione in ventilazione meccanica.
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Nursing in Pneumologia
Perspectives in Respiratory Nursing
Luca Bianchi, Annalisa Carlucci, Andrea Zanini
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Editoriale

E la legge Sirchia antifumo compie 8 anni
Sirchia's smoking-ban law eighth anniversary
Vincenzo Zagà
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Articoli di revisione

Glicopirronio bromuro: un innovativo antagonista dei recettori muscarinici a lunga durata d'azione per il trattamento della BPCO
Glycopyrronium bromide: an innovative long-acting muscarinic receptor antagonist for the treatment of COPD
Mario Cazzola
Abstract. Glicopirronio bromuro è un innovativo antagonista dei recettori muscarinici a lunga durata d'azione indicato per il trattamento della BPCO. Studi di fase II hanno dimostrato che glicopirronio 50 mg una volta al giorno induce una broncodilatazione clinicamente significativa che dura 24 ore ed è rapida nell'insorgenza (entro 5 minuti dall'assunzione), più veloce di quella di tiotropio, e un profilo di sicurezza e di tollerabilità favorevole. Gli studi di fase III del programma GLycopyrronium bromide in COPD airWays (GLOW), fondamentali per la caratterizzazione del ruolo di glicopirronio nel paziente con BPCO, hanno confermato che l'effetto di glicopirronio versus placebo è simile a quello di tiotropio nel ridurre la dispnea e il rischio di riacutizzazioni moderate o gravi, così come nel migliorare la funzionalità polmonare, la tolleranza allo sforzo e lo stato di salute nei pazienti con BPCO. Anche il profilo di sicurezza di glicopirronio è simile a quello di tiotropio in termini d'incidenza complessiva degli eventi avversi e dei tipici effetti collaterali muscarinici. Queste caratteristiche spiegano perché glicopirronio bromuro può avere un ruolo potenzialmente rilevante nella gestione della BPCO ed essere considerato una valida alternativa a tiotropio, che rappresenta l'attuale broncodilatatore di riferimento per molti pazienti con BPCO.
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Focus su Breezhaler® per il trattamento della BPCO
Breezhaler® for COPD management
Andrea S. Melani
Abstract. Questa revisione si focalizza sulle caratteristiche dell'inalatore di polveri monodose Breezhaler®. Questo erogatore è usato per rilasciare indacaterolo, l'unico ultra-LABA (β2 agonista a lunga durata d'azione) attualmente disponibile ed il nuovo LAMA (antagonista muscarinico a lunga durata d'azione) glicopirronio che hanno un ruolo importante nella terapia della BPCO.
Breezhaler® ha bassa resistenza con proprietà di aerosolizzazione ottimale in un ambito di flussi inalatori compresi fra 50 e 100 L/min, facilmente ottenibili da pazienti con BPCO di varia età e gravità. Studi in vitro mostrano buone caratteristiche aerodinamiche sia in termini di dose totale e di particelle fini emesse con una ottima accuratezza e riproducibilità della dose di indacaterolo e glicopirronio nelle più disparate condizioni ambientali e di stress. La semplicità di uso e la presenza di vari meccanismi di controllo che mirano a rassicurare il paziente quando la dose di farmaco è stata correttamente inalata, può spiegare i dati disponibili di buona tecnica di uso e accettabilità da parte del paziente con BPCO.
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Serie - "Nursing in Pneumologia" a cura di Luca Bianchi, Annalisa Carlucci e Andrea Zanini

L'umidificazione in ventilazione meccanica: aspetti pratici
Humidification during mechanical ventilation: practical aspects
Manuela Piran, Veronica Rossi, Giancarlo Piaggi
Abstract. La somministrazione di gas secchi durante ventilazione meccanica predispone i pazienti allo sviluppo di complicanze quali: danni alla mucosa delle vie aeree, ostruzione delle stesse, atelettasie ed ostruzione del tubo tracheale. Buona norma sarebbe l'utilizzo di sistemi di umidificazione e riscaldamento a livello del circuito, in modo da prevenire le complicanze associate e migliorare il confort durante ventilazione.
I sistemi di umidificazione possono essere suddivisi in: sistemi passivi che non forniscono umidità e calore aggiuntivi ma "riciclano" l'umidità ed il calore prodotti dal soggetto, sistemi attivi che invece forniscono umidità dall'esterno e sistemi misti.
Il valore di umidità assoluta dovrebbe essere di almeno 30 mgH2O/l per gli umidificatori passivi e di 33-44 mgH2O/l per gli umidificatori attivi. La letteratura non fornisce indicazioni precise su quale sistema utilizzare: raccomanda l'umidificazione per tutti i pazienti che ricevono ventilazione meccanica invasiva, suggerisce l'umidificazione attiva per la NIV, mentre l'umidificazione passiva non è raccomandata durante la NIV. Numerosi studi hanno evidenziato che il livello di umidità nel circuito e l'efficacia della ventilazione sono influenzate da numerose variabili (aumento delle pressioni inspiratorie, temperatura nell'ambiente, fughe aeree durante la ventilazione): nel momento della scelta del sistema da utilizzare sarebbe quindi opportuna una costante verifica dell'efficacia.
Particolare attenzione deve, inoltre, essere posta al posizionamento dei sistemi di umidificazione all'interno del circuito del ventilatore, soprattutto quando si utilizzano ventilatori domiciliari o intermedi con mono-circuito. Per la gestione domiciliare di ogni sistema di umidificazione rimane fondamentale un adeguato programma educazionale.
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Serie - "Storia della Pneumologia Italiana" a cura di Mario De Palma

La Tisio-pneumologia Universitaria a Parma
Respiratory Medicine at the Parma University
Dario Olivieri
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Articolo originale

I disturbi respiratori nel sonno (DRS): indagine AIPO sulla gestione diagnostico-terapeutica in Puglia
Sleep disordered breathing (SDB): AIPO survey on health care resources management in Italian region Puglia
Roberto Sabato, Anna Cassano, Vito Antonio Falcone, Maria Aliani, Patrizia Guido, Matteo Quitadamo, Eugenio Sabato, Michele Bitetto, Ersilia Tedeschi, Francesco Dadduzio, Cosimo Tarantino, Giuseppe Massari, Elio Costantino
Abstract. In Italia la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) colpisce circa 2 milioni di pazienti eppure solo 100.000 circa sono attualmente in terapia. In Puglia, non esistono dati sulla dimensione e sulle capacità gestionali del problema. L'Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) Puglia, ha elaborato un questionario per raccogliere dati sulla gestione dei disturbi respiratori del sonno (DRS), per l'anno 2011. I risultati hanno evidenziato 3282 accessi ambulatoriali, 1938 indagini strumentali eseguite, con 965 diagnosi di OSAS e 156 diagnosi per altri DRS. Tutte le strutture seguivano le indicazioni delle linee-guida (LG) nazionali per la diagnosi dell'OSAS. I posti letto disponibili per DRS erano 7 letti tecnici, 7 dedicati prevalentemente ai DRS e 2 in Day(night) Hospital; la dotazione strumentale rilevava 5 polisonnigrafi e 15 poligrafi per monitoraggi cardio-respiratori. I dispositivi a pressione positiva nelle vie aeree (dispositivi PAP) prescritti erano CPAP nell'84% dei casi. La prima visita avveniva entro un mese nel 62%, ed entro 3 mesi nel 90% dei centri. L'esame diagnostico era erogato nel 60% circa delle strutture entro 3 mesi dalla prima visita, fino ad un massimo di 6 mesi. La titolazione della CPAP avveniva entro 30 giorni dalla diagnosi nel 50% e a 3 mesi nel 75% dei centri. La concessione della CPAP da parte delle ASL avveniva entro 3 mesi nel 90% delle strutture. Il follow up era previsto sempre a 1-3 mesi nel 62% e a 3-6 mesi nel 25% dei centri. La rivalutazione strumentale avveniva solo per variazioni ponderali e/o cliniche significative nel 60% dei centri. Personale non medico esperto nei DRS era presente nel 75% delle strutture. I risultati dimostrano che anche in Puglia la maggioranza dei pazienti affetti da OSAS non sono diagnosticati; le maggiori difficoltà nello sviluppare adeguati, uniformi e tempestivi percorsi gestionali gravano sulla fase diagnostica e di adattamento alla CPAP, con liste di attesa in costante incremento.
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Caso clinico

Diagnosi complessa di una lesione cistica del polmone in lattante
Complex diagnosis of a cystic lesion of the lung in infant
Patrizia Ballista, Francesca Beltrame, Simona Borgonovo, Antonella Loscalzo, Giuseppe Ricciardi
Abstract. Le patologie cistiche del polmone che possono essere diagnosticate durante i primi anni di vita sono molteplici. La loro presentazione clinica e la loro evoluzione dipendono dall'estensione del coinvolgimento polmonare e dalla localizzazione. Possono presentarsi con dei sintomi respiratori alla nascita oppure rimanere silenti per lunghi periodi. Quello che presentiamo è un possibile caso di malattia adenomatoide cistica del polmone insorto in epoca postnatale diagnosticato dopo un'infezione polmonare con un considerevole versamento pleurico. Il padre aveva subito plurimi interventi chirurgici al polmone per la rimozione di "bolle" senza ulteriori indagini. Dalla letteratura si evince che i fattori predisponenti allo sviluppo di queste patologie sono molteplici. È essenziale l'attuazione di indagini diagnostiche adeguate al fine di poter individuare i casi precocemente ed instaurare un adeguato trattamento.
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L'Angolo di ToraX

Hot Topic – La tubercolosi extratoracica
Mario Maffessanti
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Immagini in Pneumologia Interventistica

Masse polipoidi endobronchiali: una presentazione atipica di sarcoidosi
Endobronchial polypoid masses: an atypical presentation of sarcoidosis
Alessandro Andreani, Gaia Cappiello, Michele Valli, Rosita Melara, Elisa Businarolo, Michele Giovannini
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Medical Humanities e Pneumologia

Amore e Psicoanalisi. Un rapporto particolare tra un medico ed una sua paziente
Love and Psychoanalysis. A special relationship between a doctor and his patient Parte 2
Federico E. Perozziello
Abstract. La storia professionale ed umana di Carl Gustav Jung permette delle riflessioni sul rapporto tra medico e paziente e sull'influenza che le vicende personali della propria esistenza esercitano sulla vita professionale.
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