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In uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology Hung et al. (1) hanno valutato la potenzialità del sistema di classificazione proposta nel 2011 dall’Associazione Internazionale per lo Studio del Cancro del Polmone/American Thoracic Society/European Respiratory Society dell’adenocarcinoma polmonare nel predire la recidiva di malattia e la sopravvivenza nei soggetti resecati in modo completo (stadio da I a III). Il sistema di classificazione ha mostrato un significativo valore predittivo per i tumori micropapillari ed a predominanza solida, associati ad esito meno favorevole.
Il sistema di classificazione IASLC/ATS/ERS per l’adenocarcinoma invasivo consiglia di utilizzare una completa di sottotipizzazione istologica per valutare modelli predominanti a crescita prevalente lepidica, acinare, papillare, micropapillare, o solida.
Nello studio, la classificazione istologica è stata eseguita in 573 pazienti con adenocarcinoma stadio I-III sottoposti a resezione al Taipei Veterans General Hospital. Il modello istologico predominante era acinare nel 33,7% dei casi, papillare nel 27,1%, micropapillare nel 19,5%, solido 13,6%, e lepidico a 6,1%. Il modello predominante era significativamente associato con il sesso (p < .01), dimensioni del tumore invasivo (P < .01), stato T (p < .01), stato N (P < .01), TNM fase (P < .01), e invasione della pleura viscerale (p < .01).
La percentuale di recidiva è del 17,6% per le forme a crescita lepidica, del 27,0% per le acinari, del 31,9% per le papillari, del 50,5% per le micropapillari, e del 52,2% per i tumori solidi predominanti, con una differenza tra alto grado di differenziazione (cioè, solido e micropapillare) e tumori a basso grado (cioè, lepidica, acinari e papillari) significativa (P <.01). Gli adenocarcinomi micropapillari (33,9%) e solidi (27,1%) sono stati associati con una significativamente maggiore probabilità di sviluppare una recidiva iniziale extratoracica sola versus gli altri sottotipi (P < .01).
All'analisi multivariata comprendente l'età, il sesso, la dimensione del tumore invasivo, lo stadio TNM, l'invasione pleurica viscerale, l'uso della chemioterapia adiuvante, e l'uso di radioterapia adiuvante, la malattia micropapillare o a predominanza solida vs la malattia acinare o papillare o a predominanza lepidica, è stata associata ad una sopravvivenza significativamente più modesta globalmente (hazard ratio [HR] = 1.6, P = .01), a minore probabilità di libertà da recidiva (HR = 1.5, P = .02), e la sopravvivenza da malattia più bassa (HR = 2.3, P <.01).
Tra i pazienti che non hanno ricevuto chemioterapia adiuvante, l'adenocarcinoma a predominanza solida è stato associato con una sopravvivenza globale inferiore, così come è ridotta la libertà da recidiva (tutti p <.01). Anche tra i pazienti che hanno ricevuto la chemioterapia, il modello solido predominante era anche associato ad una sopravvivenza globale significativamente più povera (P = .04) e un trend verso una libertà da recidiva più modesta (P = .08).
I ricercatori hanno concluso che “Nell’adenocarcinoma del polmone, il sistema di classificazione IASLC/ATS/ERS ha un importante valore prognostico e predittivo per quanto riguarda la morte e la ricorrenza. Il modello adenocarcinoma a predominanza solida costituisce un elemento predittivo significativo nei pazienti sottoposti a chemioterapia adiuvante. Tali informazioni prognostiche e predittive sono importanti per la stratificazione dei pazienti per la eventuale chemioradioterapia aggressiva con intento adiuvante”.
Lo studio appare molto completo anche se su numeri non esaustivi. Va sempre tenuto presente che si tratta di soggetti di razza asiatica che, come sappiamo, presentano un comportamento non sempre simile alla razza caucasica. Infatti uno studio simile (2) condotto da Warth nel 2012 in Germania su 500 pazienti resecati ha documentato una prognosi peggiore per i pazienti affetti da carcinoma papillare. Mentre le forme lepidiche si sono sempre dimostrate le meno aggressive. I numeri non sono sicuramente elevati per una valutazione statistica affidabile: esistono inoltre differenze fra i patrimoni genetici caucasici e asiatici che condizionano probabilmente non solo la sensibilità farmacologica, ma anche l’aggressività e l’accrescimento. Si tratta di dati che però possono far riflettere sulla eterogeneità del tumore polmonare anche nel sottogruppo adenocarcinoma e possono contribuire nella scelta terapeutica, ad esempio adiuvante, in casi “border line” in cui può far pendere la bilancia in senso astensionista l’identificazione di una forma a comportamento meno aggressivo.

Bibliografia

  1. Hung JJ, Yeh YC, Jeng WJ, Wu KJ, Huang BS, Wu YC, Chou TY, Hsu WH. Predictive Value of the International Association for the Study of Lung Cancer/American Thoracic Society/European Respiratory Society Classification of Lung Adenocarcinoma in Tumor Recurrence and Patient Survival. J Clin Oncol. 2014 May 5.
  2. Warth A(1), Muley T, Meister M, Stenzinger A, Thomas M, Schirmacher P, Schnabel PA, Budczies J, Hoffmann H, Weichert W.The novel histologic International Association for the Study of Lung Cancer/American Thoracic Society/European Respiratory Society classification system of lung adenocarcinoma is a stage-independent predictor of survival. J Clin Oncol. 2012 May 1;30(13):1438-46.