- Pubblicazione il 19 Novembre 2025
Il PRISm (Preserved Ratio Impaired Spirometry) è una condizione caratterizzata da una riduzione del FEV1 (Forced Expiratory Volume in 1 second) che risulta <80% del predetto a fronte di un rapporto FEV1/FVC (Forced Vital Capacity) ≥0,7.
Si stima che la prevalenza del PRISm sia fra il 7% e il 13%.
Nonostante sia una condizione molto diffusa, il PRISm rimane ancora poco studiato.
Il PRIsm è stato da poco identificato come sottogruppo a sé stante. I pazienti affetti presentano un maggiore predisposizione allo sviluppo di riacutizzazioni bronchiali, con conseguente maggiore rischio di progressione verso la BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) (1). Il 32.6% degli individui con PRISm progredisce verso la BPCO nell’arco di 4-5 anni.
Ciononostante, sembrerebbe che PRIsm sia inoltre correlato a maggiore rischio di sviluppo di malattie cardiovascolari, quali scompenso cardiaco e coronaropatia e maggiore mortalità a un anno per tutte le cause (2). Inoltre, sono documentate diverse correlazioni fra PRIsm e altri disordini quali l’obesità, l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito e la demenza (1,3).
Dall’altra parte, le ILAs (Interstitial Lung Abnormalities) sono definite radiologicamente come reperti tomografici incidentali di anomalie del parenchima polmonare non dipendenti dalla gravità (non “gravity-dependent”), che interessano almeno il 5% di qualsiasi zona polmonare in individui senza un sospetto pregresso di malattia interstiziale polmonare (ILD) (4).
Queste anomalie includono opacità a “vetro smerigliato” (ground-glass opacities, GGOs), un pattern reticolare, distorsione del parenchima polmonare, bronchiolectasie e bronchiectasie da trazione, ispessimento delle linee interlobulari e un pattern “a nido d’ape” iniziale.
I dati di prevalenza delle ILAs sono molto variabili, con tassi che oscillano fra il 3% e il 17% (4). ILAs rappresentano uno stadio precoce della fibrosi polmonare progressiva o dell’IPF (Idiopathic Pulmonary Fibrosis), da intercettare per tempo e seguire in follow-up.
La relazione tra queste due condizioni precoci — una di natura radiologica e l’altra funzionale — non è ancora completamente definita.
Per questo motivo abbiamo ritenuto utile commentare il lavoro di Kalra et al. [5], che fornisce una panoramica sulle possibili associazioni tra alterazioni spirometriche e funzionali in fase iniziale.
Sintesi dello studio:
Lo studio di Kalra et al. ha incluso un totale di 5756 pazienti, di cui 4494 con spirometria normale e 1262 con PRISm. L’outcome primario dello studio era la valutazione di tutte le cause di mortalità. I pazienti esaminati per questo lavoro erano stati precedentemente arruolati nel COPDGene Study, ovvero uno studio di coorte osservazione, longitudinale e multicentrico che include >10000 pazienti, fumatori o ex fumatori, di età compresa fra 45 e 80 anni.
Tra i soggetti con PRISm, 93 partecipanti (7%) presentavano evidenza di ILA. Tra i soggetti con spirometria normale, 180 partecipanti (4%) presentavano evidenza di ILA.
I soggetti che presentavano sia ILA che PRIsm erano più anziani, avevano una storia di fumo più importante sia in termini di numero di pack-years che di durata di esposizione, e presentavano una minore capacità all’esercizio valutata mediante il test del cammino dei sei minuti (6MWT).
I cambiamenti nelle prove di funzionalità respiratoria sono stati valutati mediante un follow-up di 5 anni, sia fra i pazienti che presentavano al baseline PRISm, sia nei pazienti con spirometria nella norma.
Fra pazienti con PRISm al baseline, 684 sono stati sottoposti a follow-up di 5 anni mediante visita clinica e spirometria. Nel contesto di questo sottogruppo, 39 pazienti presentavano anche un’ILA. Anche i pazienti con spirometria normale al baseline sono stati seguiti per 5 anni: di questi, 109 pazienti presentavano un’ILA.
Inoltre, tra i soggetti con ILA al baseline, 87 hanno avuto una progressione radiologica, ma non è stato dimostrato che la contestuale presenza di PRISm fosse associata a maggiore probabilità di progressione.
PRISm era associato a una maggiore probabilità di ILA rispetto ai soggetti con spirometria normale. I partecipanti con alterazioni di tipo PRISm avevano circa un rischio quasi doppio (+74%) di presentare anomalie interstiziali polmonari (ILA) rispetto a quelli con una spirometria normale, anche dopo aver considerato altri possibili fattori di confondimento. (→ OR 1,74 = rischio aumentato del 74%, cioè quasi il doppio).
Nei soggetti con PRISm, la presenza contestuale di ILA era associata a età più avanzata, maggiore esposizione a fumo di sigaretta, FEV1 ed FVC più bassi, e ispessimento delle pareti bronchiali.
Inoltre, la coesistenza delle due condizioni, correla con maggiore rischio di mortalità per tutte le cause, sia rispetto a PRISM e ILA isolati. Rispetto alle persone con spirometria normale e senza ILA, chi presentava solo ILA aveva un rischio di morte più che doppio (+113%); chi aveva solo PRISm mostrava un rischio di morte circa 75% più alto; mentre chi presentava sia PRISm che ILA aveva il rischio più elevato, pari a circa 4 volte e mezzo superiore (+350%) (→ HR 2,13 = +113%; HR 1,75 = +75%; HR 4,5 = +350%).
Dopo l’aggiustamento per ILA, PRISM rimane sempre significativamente associato a mortalità, e questo dato ha un impatto importante dal punto di vista clinico. L’evoluzione del PRISM, pertanto, non è necessariamente in senso ostruttivo, ma può essere, in una parte di pazienti, di tipo restrittivo.
Considerazioni finali
Questo lavoro ha contribuito a una più accurata stratificazione dei pazienti con PRISM, e ha ulteriormente confermato l’aumentato rischio di mortalità associato sia a ILA sia a PRISm isolati, verosimilmente per meccanismi indipendenti, ma ha inoltre offerto dati di notevole impatto clinico relativi all’aumentata mortalità nell’associazione fra PRISM e ILA.
Nella pratica clinica, si dovrebbe promuovere attivamente la cessazione dell’abitudine tabagica, in considerazione del fatto che una maggiore esposizione al fumo è associata a presenza di ILA nei pazienti con PRISM.
Bibliografia:
- Huang J, Li W, Sun Y, et al. Preserved Ratio Impaired Spirometry (PRISm): a global epidemiological overview, radiographic characteristics, comorbid associations, and differentiation from chronic obstructive pulmonary disease. Int J Chron Obstruct Pulmon Dis 2024;19:753-64.
- Wijnant SRA, De Roos E, Kavousi M, et al. Trajectory and mortality of preserved ratio impaired spirometry: the Rotterdam Study. Eur Respir J 2020;55:1901217.
- Xiao T, Wijnant SRA, Licher S, et al. Lung function impairment and the risk of incident dementia: the Rotterdam Study. J Alzheimers Dis 2021;82:621-30.
- Oh JH, Song JW. Current perspectives on interstitial lung abnormalities. Korean J Intern Med 2025;40:208-18.
- Kalra S, Hobbs B, Hunninghake GM, et al. The association of interstitial lung abnormalities and preserved ratio impaired spirometry with mortality. Chest 2025;168:136-45.


