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Cancro del polmone: pubblicate le linee guida sulla gestione dei prelievi effettuati con TBNA ed EBUS-TBNA

Uniformare le procedure di acquisizione e gestione dei campioni ottenuti mediante TBNA ed EBUS-TBNA per la diagnosi del tumore al polmone.

Questo l’obiettivo della task force costituita da pneumologi interventisti, anatomo-patologi e chirurghi toracici che lavorano in centri specialistici sparsi in tutto il mondo, nata su iniziativa della WAPIB, la World Association for Bronchology and Interventional Pulmonology. Fra gli Executive Officers anche Stefano Gasparini, Presidente Eletto di AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri), che con il suo prezioso contributo ha garantito una forte presenza italiana nel gruppo.

“Le procedure broncoscopiche di campionamento dai linfonodi ilari e mediastinici, sia con metodica tradizionale (conventional TBNA) che eco-guidata (EBUS-TBNA) sono sempre più utilizzate per la diagnosi, la stadiazione la tipizzazione molecolare del cancro del polmone in virtù della loro elevata sensibilità e del loro basso tasso di complicanze” spiega Rocco Trisolini, che lavora presso l’Unità Operativa di Endoscopia Toracica e Pneumologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna ed è membro della task force.

“La tipologia di trattamento del tumore polmonare in fase avanzata viene stabilita sulla base dell’istologia e, per i tumori non a piccole cellule non-squamosi, sulla base dello stato mutazionale dei geni EGFR ed ALK. La frequente necessità di eseguire sia indagini immunoistochimiche che molecolari richiede che il materiale citologico ottenuto mediante TBNA ed EBUS-TBNA sia acquisito e processato in modo da ottimizzarne il rendimento” chiarisce Trisolini.

“L’attivazione della task force da parte della WAPIB nasce dalla consapevolezza che esiste una notevole difformità per quanto concerne le fasi di acquisizione e processazione dei campioni ottenuti con queste metodiche di prelievo nei diversi centri di Pneumologia Interventistica. Per questa ragione, i diversi professionisti coinvolti nella task force hanno eseguito un’approfondita revisione sistematica della letteratura disponibile, al fine di verificare la qualità dell’evidenza scientifica sull’argomento e di identificare le aree grigie sulle quali è indispensabile concentrare la ricerca clinica. Le raccomandazioni sui singoli aspetti tecnici sono a disposizione della comunità scientifica nell’articolo di recente pubblicato sulla rivista Respiration, ma nel corso dei meeting tra i membri della task force è emersa in maniera evidente la necessità che vi sia, in ciascun centro, una collaborazione ed un confronto dinamico tra pneumologo interventista ed il patologo, perchè l’ expertise e la confidenza locale con una specifica modalità di acquisizione e processazione rispetto ad un’altra sono l’elemento chiave per ottimizzare i risultati dei prelievi” conclude l’esperto.

Le suddette tematiche saranno tema di dibattito, verifica e aggiornamento durante il 19th joint meeting of the World Association for Bronchology and Interventional Pulmonology & the International Bronchoesophagology Society (http://www.wcbipwcbe2016.org/), organizzato dalla WAPIB che si terrà in Italia, a Firenze dall’8 all’11 Maggio 2016 e sarà presieduto da Stefano Gasparini.

Ufficio Stampa AIPO


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