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Sigarette elettroniche: la British American Tobacco annuncia investimenti in Italia

Si preannuncia, anche per l’Italia, lo sviluppo di prodotti succedanei del tabacco ovvero nuovi dispositivi elettronici che dovrebbero garantire elevati standard qualitativi e dunque il rilancio di un mercato interno che di recente ha mostrato qualche segno di cedimento.

E’ quanto si impegna a fare la BAT (British American Tobacco) sul territorio nazionale con un piano di investimenti di circa 1 miliardo per i prossimi 5 anni. Piano che prevede l’acquisizione e lo sviluppo di tecnologie industriali, l’acquisto di prodotti del tabacco e l’avvio e il sostegno di programmi di ricerca sulla ridotta tossicità delle emissioni dei nuovi prodotti, nonché sui loro effetti sulla salute dei fumatori.

Il piano di investimento annunciato nel corso di una conferenza stampa dall’A.D. della BAT Italia lo scorso 4 Ottobre è apparso sulle pagine economiche di importanti testate giornalistiche italiane e anche se non sembra prevedere, a breve, il lancio sul mercato italiano della sigaretta elettronica ne lascia intravedere le intenzioni.

Da alcune indiscrezioni sono trapelati i nomi di importanti istituti scientifici nazionali che potrebbero, in futuro, instaurare rapporti di partnership con la BAT, anche grazie alle ingenti risorse economiche delle quali, quest’ultima, può disporre.

Tutto ciò non può non far riflettere su quanto già accaduto in passato: industrie del tabacco che hanno investito risorse a sostegno di ricerche scientifiche poco indipendenti. Basti pensare agli studi volti a ridimensionare gli effetti del fumo di tabacco sulla salute dei cittadini.

Oggi lo scopo delle industrie del settore è quello di dimostrare come la sigaretta elettronica possa rappresentare un’alternativa sicura alla sigaretta tradizionale in termini di riduzione dei rischi per la salute dei fumatori.
Gli interessi economici in gioco, senza dubbio rilevanti, inducono a ritenere plausibile che verranno esercitate pressioni politiche in tema di regolamentazione e tassazione di questi nuovi prodotti.

AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri) si è già espressa in passato in maniera chiara ed inequivocabile sul tema della sigaretta elettronica” commenta Paola Martucci Coordinatrice Area Prevenzione del Gruppo di Studio AIPO Educazionale, Prevenzione ed Epidemiologia  “insieme ad altre illustri Società Scientifiche, ribadendo la necessità che le sigarette elettroniche siano regolamentate sulla base di evidenze scientifiche che ne dimostrino l’innocuità e l’efficacia nel processo di disassuefazione dal fumo e non certo sulla base di  meri interessi economici. L’associazione non resterà spettatore indifferente nei confronti di quanto verrà attuato dalle potenti “lobby del tabacco” conclude la dottoressa.

Per approfondire: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-10-03/sigarette-elettroniche-bat-pronta-investire-1-miliardo-italia-194630.shtml?uuid=AB5TapzB

Documenti: DOCUMENTO AIPO-SIMeR

Ufficio Stampa AIPO