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Inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici. Pubblicato il nuovo documento GARD Italia

Pubblicato sul sito istituzionale del Ministero della Salute il documento dal titolo: “Inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici. Elementi per una strategia nazionale di prevenzione” frutto del lavoro del gruppo multidisciplinare “Ambiente, Clima e Salute” del GARD Italia. Obiettivo del documento è quello di richiamare l’attenzione dei decisori politici sui principali elementi di una strategia integrata che consenta di limitare gli effetti dell’inquinamento atmosferico e dei cambiamenti climatici sulla salute pubblica. In particolare, il lavoro pone l’accento sulle patologie cardio-respiratorie e allergiche e sulle relazioni fra queste patologie, i cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico. I firmatari del documento sottolineano la necessità di ridurre gli agenti inquinanti presenti nell’atmosfera come metano, ozono troposferico e black carbon al fine di salvaguardare l’ambiente in cui viviamo e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno. 


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Il gruppo “Ambiente, Clima e Salute” del GARD Italia propone un approccio integrato che consenta di proteggere le frazioni della popolazione più vulnerabili e, nel contempo, di ridurre i costi sanitari legati alla gestione delle malattie croniche non trasmissibili (MCNT).

Il GARD Italia è l’alleanza nazionale volontaria che comprende istituzioni, società scientifiche e associazioni di pazienti che lavorano per il comune obiettivo di sviluppare una strategia di prevenzione e di assistenza alle malattie respiratorie, costituita in coerenza con la Global Alliance against Chronic Respiratory Diseases (GARD) internazionale, creata nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’obiettivo generale di salute che il GARD Italia si pone, è quello di ridurre incidenza, morbosità e mortalità delle malattie respiratorie e allergiche attraverso un approccio integrato, che comprende anche la lotta ai principali fattori di rischio comuni alle malattie croniche quali, il fumo di sigaretta, le esposizioni professionali, l’inquinamento atmosferico (outdoor e indoor), le condizioni sociali, la dieta, le infezioni.

Ufficio Stampa AIPO-ITS