Usando questo sito si accetta l'utilizzo dei cookie per analisi, contenuti personalizzati e annunci.
Formazione Continua in Medicina. Ecco cosa cambia

Sono state presentate nei giorni scorsi a Roma, in occasione dell’Evento Nazionale ECM dal titolo “La Formazione Continua nel Settore Salute”, le principali novità in tema di formazione continua in medicina. Una due giorni organizzata dalla Commissione Nazionale per la formazione continua con il supporto di AGENAS, che ha visto la partecipazione di circa un migliaio di iscritti fra provider e professionisti sanitari.

Fra i numerosi spunti è emerso come la formazione nel settore Salute sia il principale motore per lo sviluppo e la crescita professionale. E’ stata sottolineata l’importanza della simulazione come metodica atta a favorire la formazione e l’apprendimento dei discenti.

Trasparenza, maggiore controllo sugli eventi, necessità di alleggerire le normative, percorsi formativi mirati e formazione a distanza sono state le parole d’ordine che hanno caratterizzato queste giornate. Sono stati presentati due nuovi manuali: uno per i provider e uno per i professionisti sanitari.

Il primo è il Manuale Nazionale di accreditamento per l’erogazione di eventi ECM che entrerà in vigore a partire dal 1 Gennaio 2019 per le Regioni che non hanno un loro manuale. Le Regioni che ne sono già provviste dovranno recepire le nuove disposizioni entro il 30 Giugno 2019. Il nuovo Manuale riporta i requisiti minimi, gli standard di accreditamento dei provider e della disciplina generale degli eventi ECM, nonché le specifiche procedure operative relative alle attività formative.

E’ stato poi presentato il nuovo Manuale sulla Formazione Continua del professionista sanitario, uno strumento che aiuta il professionista a orientarsi nel mondo della formazione in ambito salute. Viene innanzitutto sottolineato come l’obbligo formativo sia triennale, pari a 150 crediti per il triennio 2017-2019, salvo esenzioni particolari.

Per il triennio 2017-2019, il professionista sanitario come discente deve acquisire almeno il 40% del proprio fabbisogno formativo triennale. Il restante 60% può essere maturato attraverso attività di docenza in eventi ECM ovvero mediante quella che viene chiamata formazione individuale. Non possono essere maturati più di 50 crediti formativi per la partecipazione ad un singolo evento formativo.

Un’importante novità riguarda il riconoscimento delle seguenti professioni sanitarie: biologo, chimico, fisico, psicologo e farmacista che, secondo quanto stabilito dalla Legge n.3 del 2018, saranno chiamate all’obbligo formativo e i loro rappresentanti entreranno nel Consiglio Superiore di Sanità.

Novità anche per quanto riguarda gli eventi svolti all’estero con il riconoscimento del 100% dei crediti: per eventi svolti al di fuori del territorio nazionale, ma che siano stati svolti in una struttura/ente inserito nella Lista degli Enti Esteri di Formazione (LEEF).

Le novità riguardano anche la Formazione a Distanza (FAD). E’ del 28 Ottobre scorso la modifica ai Criteri per l’assegnazione dei crediti alle attività ECM che stabilisce un incremento di 0.3 crediti/ora alle attività di Formazione a distanza (FAD) che trattano argomenti su tematiche specifiche di interesse regionale, individuate da apposito provvedimento regionale, riconosciute da parte della Commissione Nazionale o per le tematiche di interesse nazionale indicate dalla Commissione Nazionale. La modifica si applica agli eventi che saranno validati a decorrere dal 1° gennaio 2019.

I promotori dell’evento hanno sottolineato l’importanza del dialogo e del confronto Commissione nazionale e tutti gli stakeholder del sistema.

“Questa due giorni va a concludere un triennio di innovazione e ammodernamento del settore dell’ECM fortemente voluto dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua, con il supporto di AGENAS” – ha dichiarato Francesco Bevere, Direttore Generale AGENAS.
 
“Sono state introdotte novità determinanti, quali: razionalizzazione e semplificazione delle regole, incremento dei controlli sugli eventi in nome della trasparenza, nonché realizzazione di percorsi formativi tarati sul fabbisogno di conoscenza di ciascun operatore sanitario con l’unica finalità di elevare la qualità complessiva dell’offerta formativa – ha proseguito Bevere –. Si è, insomma, lavorato sulla capacità di incidere sui comportamenti degli operatori del sistema attraverso una formazione sempre più adeguata e rispondente alle aspettative e all’esercizio professionale quotidiano per migliorare le prestazioni professionali e di conseguenza l’offerta di salute per i cittadini. La strada della misurazione e del monitoraggio della qualità dell’ECM è tracciata e, come per gli altri aspetti del nostro SSN, sarà l’asset principale per disegnare il servizio sanitario dei prossimi decenni”.
 
“La grande adesione conferma che i professionisti sanitari che operano sul campo hanno piena consapevolezza che l’aggiornamento continuo genera informazione, diffonde cultura e soprattutto migliora la qualità delle performance sanitarie”. Ha dichiarato il sottosegretario alla Salute e Presidente di Agenas Luca Coletto. “La formazione – ha detto – è sempre più vissuta come fattore strategico e insostituibile per essere al passo con una sanità in continua evoluzione, è un patto con la modernità che non si può mancare”.

Ufficio Stampa AIPO