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Giulia Grillo: i miei primi cento giorni da ministro della salute

Giulia Grillo ripercorre le tappe dei suoi primi cento giorni da ministro della salute affidando un primo bilancio alla sua pagina Facebook. “Sono passati già 100 giorni – scrive il ministro – da quando ho accettato l’incarico di ministro della Salute. Un grande onore, ma anche una grande responsabilità. Oggi credo che sia giusto fare un primo bilancio insieme. Diciamolo subito, abbiamo ereditato una situazione molto complessa. Tante criticità non sono state affrontate dai precedenti Governi e ora tocca a noi rimediare”.

Passa poi in rassegna gli impegni presi sin dai primi mesi del suo mandato. Per quanto concerne le liste d’attesa, annoso e spinoso problema della sanità italiana, “come primo atto – ricorda Grillo – ho chiesto alle Regioni i dati sulle liste d’attesa. Dopo non poche settimane per ottenere tutte le risposte, il quadro emerso è risultato alquanto allarmante. A riguardo ho preso immediati provvedimenti, come nel caso del nuovo Piano per la gestione delle liste d’attesa (fermo da 8 anni), per il quale ho chiesto interventi più incisivi a favore dei cittadini”.

Per quanto concerne la carenza di personale sanitario, il ministro spiega: “il nostro sistema sanitario soffre di una carenza di personale diventata ormai drammatica, a cui noi vogliamo rispondere con le competenze dei nostri giovani. Il tavolo di confronto con i rappresentanti di categoria era in stallo da circa due anni. Siamo già riusciti a portare a casa un primo importante risultato: abbiamo convinto le Regioni a riaprire i bandi della medicina generale e aumentato le borse di 860 unità, consentendo a 2.000 giovani camici bianchi di partecipare al bando per l’assegnazione delle borse di studio per la formazione dei futuri medici di medicina generale. Un numero record, mai raggiunto prima”.

Parlando poi del recente incarico di Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) affidato a Luca Li Bassi, il ministro rivendica un’operazione trasparenza per le nomine che era stata uno dei punti di forza del suo programma che più volte aveva sottolineato durante le prime uscite pubbliche.
“Ho scelto di affidare l’incarico a Luca Li Bassi, un esperto di livello internazionale, per tanti anni costretto ad essere ‘cervello in fuga’, al quale chiederò di attuare politiche di governance del farmaco finalmente efficaci e sostenibili”. La nomina di Li Bassi deve ancora ottenere il parere (comunque non vincolante) della Conferenza Stato-Regioni. Il punto è all’ordine del giorno della seduta in programma giovedì 13 settembre.

“Stiamo intervenendo anche sulla spesa farmaceutica. Abbiamo subito attivato – ricorda il ministro – un tavolo di esperti di livello internazionale che sta delineando i temi della nuova governance, fin qui mai definita e indispensabile per garantire la sostenibilità della spesa dei medicinali che il sistema sanitario mette a disposizione di tutti i cittadini. Analoga situazione per i dispositivi medici, su cui non si applicano da anni norme che consentirebbero di recuperare ingenti risorse”.

Infine, non poteva mancare nello scritto del ministro, un riferimento alla travagliata questione dei vaccini, “In Parlamento – spiega Grillo – è stato depositato un disegno di legge per superare l’insufficiente impostazione del decreto Lorenzin, che focalizzandosi unicamente sull’obbligo ha prodotto una guerra di religione sulle politiche vaccinali. Per noi è importante la salute di tutti i cittadini, a partire dai più fragili, per questo promuoveremo una legge quadro in materia di vaccini, moderna e in linea con i principi dettati dall’Oms. Una legge che supera la situazione emergenziale del decreto Lorenzin e si fonda sui principi di informazione ed educazione alle vaccinazioni, in tutte le età, non limitandosi alla coercizione. Abbiamo anche attivato – conclude il ministro – un tavolo di esperti indipendenti (Nitag) che scriverà il nuovo Piano Nazionale di prevenzione vaccinale e già approvato il decreto per l’implementazione dell’Anagrafe vaccinale nazionale, che metterà insieme i dati sulle vaccinazioni, e che era atteso da oltre un anno”.

Ufficio stampa AIPO