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Eurispes, Rapporto Italia 2017: bocciata la sanità italiana

La metà degli italiani boccia la sanità del nostro Paese. A renderlo noto è il Rapporto Italia 2017 elaborato da Eurispes, l’Istituto di Ricerca degli Italiani.

In cima alla lista delle criticità vi sono certamente le lunghe liste d’attesa per visite ed esami medici. A denunciarlo è il 75,5% della popolazione italiana.

Inoltre il 53,2% ha dichiarato un’attesa eccessivamente prolungata per l’esecuzione di un intervento chirurgico e quasi la metà della popolazione, il 48,9%, sottolinea una scarsa disponibilità da parte del personale medico e infermieristico.

Il 42,2% degli italiani denuncia l’aspetto trascurato e fatiscente delle strutture mediche, il 41,8% testimonia condizioni igienico sanitarie inadeguate e insoddisfacenti. Il 50,5% degli italiani preferisce rivolgersi alle strutture pubbliche per cure specialistiche e/o interventi chirurgici contro un 25,7% che predilige la sanità privata. Per comprendere al meglio questo dato è necessario però tener presente che il 23,8% del campione intervistato ha dichiarato di non potersi permettere le cure private.

Il 34,1% di coloro che si sono affidati ai servizi erogati dalla sanità pubblica è stato vittima di errori medici.

Solo il 57,8%, si dice fiducioso nell’efficacia dei vaccini antinfluenzali, mentre il 73,9% si fida dei vaccini dell’infanzia (una persona su quattro invece non si fida). Oltre un italiano su 5 (21,2%) fa uso di medicinali non convenzionali (+6,7% rispetto al 2012). L’omeopatia è la cura alternativa più diffusa (76,1%). La fitoterapia si colloca al secondo posto (58,7%), seguono l’osteopatia (44,8%), l’agopuntura (29,6%) e la chiropratica (20,4%).

Internet rappresenta una preziosa fonte di informazione in ambito medico-sanitario soprattutto fra i giovani di età compresa fra i 18 e 24 anni. Il 64,4% dei giovani di questa fascia di età utilizza la rete per cercare consigli e informazioni sui propri disturbi di salute.

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Ufficio Stampa AIPO