Usando questo sito si accetta l'utilizzo dei cookie per analisi, contenuti personalizzati e annunci.

Presentazioni

In questo numero...
In this issue...
Stefano Gasparini
... della rivista prende avvio una nuova rubrica di tematica radiologica a cura di Giorgia Dalpiaz dal titolo Radiology: Tips & Tricks. La rubrica viene introdotta da Mario Maffessanti, curatore per molti anni dello storico Angolo di ToraX, che nella sua Presentazione passa idealmente il testimone a Giorgia Dalpiaz augurandosi che la nuova rubrica possa mantenere un ponte tra Pneumologia e Radiologia attraverso un costante aggiornamento delle tematiche di comune interesse.
Scarica il documento Scarica documento PDF

Radiology: Tips & Tricks di Giorgia Dalpiaz
Mario Maffessanti
Per scaricare questo documento effettuare il login


Articolo di revisione

Infezione tubercolare latente negli operatori sanitari. Strategie diagnostiche e proposta di algoritmi specifici
Latent tuberculosis infection in healthcare workers. Strategies and proposal of specific algorithms
Giuseppe Castellana, Giorgio Castellana, Vito Lamorgese, Domenico Labate, Onofrio Resta
Abstract. La diagnosi ed il trattamento dell’Infezione Tubercolare Latente (ITL) rappresentano una componente prioritaria dei programmi di controllo della TB. Si ritiene che non sarà possibile raggiungere l’obiettivo di eliminare la TB entro il 2050 senza intraprendere programmi attivi per lo screening ed il trattamento dell’ITL.
Gli Operatori Sanitari (OS) costituiscono un’importante categoria di persone esposte al rischio di contrarre l’infezione o di progredire alla malattia qualora già infette, ma la sorveglianza sanitaria non è omogeneamente codificata sul territorio nazionale nei tre momenti della visita preventiva, delle visite periodiche e delle indagini in situazioni di esposizione non protetta a paziente contagioso.
La diagnosi dell’ITL viene effettuata utilizzando due test immunologici, uno cutaneo (Tuberculin Skin Test di Mantoux-TST) e l’altro ematico (Interferon Gamma Release Assay-IGRA), ed escludendo contemporaneamente la TB attiva mediante la radiografia del torace. Mentre il TST viene usato con successo da oltre un secolo, attualmente non si conosce il corretto ruolo degli IGRA, nonostante il crescente impiego, in merito ad una loro precisa indicazione come esame integrativo, alternativo o sostitutivo rispetto al TST.
Il presente lavoro si propone di elaborare algoritmi specifici, attualmente non presenti in letteratura, di facile consultazione, quanto più aderenti alla realtà italiana, che possano orientare nella pratica clinica i medici addetti a tale problematica, senza voler sostituire le linee guida. Con tale scopo sono stati analizzati i vantaggi ed i limiti del TST e degli IGRA, in particolare le problematiche di questi ultimi negli OS, ed i vantaggi ed i limiti delle due principali strategie diagnostiche raccomandate nelle diverse linee guida nazionali ed internazionali. Nell’elaborazione degli algoritmi è stata adottata la strategia sequenziale sia per il miglior rapporto costobeneficio sia per evitare errori diagnostici e terapeutici in quanto tale strategia supplisce meglio delle altre alla mancanza di un esame gold standard dell’ITL.
Gli algoritmi proposti potrebbero essere utilizzati nella sorveglianza sanitaria degli OS e portare, mediante un intervento strutturato, collaborativo e tempestivo tra la Direzione Sanitaria, il medico competente e lo pneumologo, ad una più accurata diagnosi dell’ITL, fase preventiva della TB attiva, e quindi alla maggiore conoscenza di una problematica che altrimenti rimarrebbe latente … come l’infezione!
Per scaricare questo documento effettuare il login


Serie - "BPCO e cuore sinistro"

BPCO e cuore sinistro: l'epidemiologia
COPD and left hearth disease: epidemiology
Cleante Scarduelli, Rino Frizzelli
Abstract. La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è inestricabilmente associata con le patologie cardiovascolari dalla diagnosi alla morte. Circa il 30% dei pazienti con BPCO ha cardiopatia ischemica, circa il 20% ha scompenso cardiaco (SC) e la maggioranza di loro ha aritmie cardiache significative. Le patologie cardiovascolari nei pazienti con BPCO sono in gran parte dovute ad aterosclerosi. La patogenesi dell’aterosclerosi è complessa e multifattoriale e alcuni fattori di rischio sono condivisi con la BPCO. L’infiammazione sistemica riscontrata nei pazienti con BPCO è ritenuta essere uno degli eventi nodali che porta alla formazione della placca. Le modificazioni della pressione intratoracica indotte dall’attività respiratoria, in particolare nei pazienti con BPCO, possono modificare profondamente la funzione cardiovascolare mediante complessi e spesso opposti meccanismi. I pazienti con BPCO e iperinflazione polmonare hanno un compromesso riempimento diastolico ventricolare sinistro e questo condiziona una ridotta tolleranza allo sforzo. Le patologie cardiovascolari sono una importante causa di ricoveri e mortalità nei pazienti con BPCO e frequentemente complicano le riacutizzazioni di BPCO. La BPCO e lo SC coesistono frequentemente e la disfunzione ventricolare peggiora la prognosi dei pazienti con BPCO. Dato che i pazienti con BPCO sono ad aumentato rischio di patologie cardiovascolari
(in particolare cardiopatia ischemica e SC) che ne possono condizionare la prognosi e la gestione terapeutica si consiglia fortemente una precoce e sistematica valutazione della funzione cardiaca.
Per scaricare questo documento effettuare il login


Serie - "Storia della Pneumologia Italiana" a cura di Mario De Palma

La Federazione Italiana contro la Tubercolosi nell'evoluzione della Tisio-Pneumologia italiana
The role of Italian Federation against Tuberculosis in Italian Pneumology
Mario De Palma, Carlo Grassi
Per scaricare questo documento effettuare il login


Serie - "Nursing in Pneumologia" a cura di Luca Bianchi, Annalisa Carlucci e Andrea Zanini

La gestione dei decubiti durante ventilazione non invasiva: prevenzione e trattamento
Skin lesion management during non invasive ventilation: prevention and therapy
Cristina Facchetti, Giorgio Bellelli, Elisabetta Zampogna
Abstract. La diffusione della ventilazione meccanica non invasiva (NIMV) per il trattamento di patologie respiratorie acute e croniche, ha portato al miglioramento delle caratteristiche delle maschere disponibili. Tuttavia, tutti i tipi di interfaccia sono spesso associati a problemi di discomfort. Scopo di questo lavoro è stato descrivere, in particolare, uno degli effetti secondari della NIMV: le ulcere da pressione. Attraverso la revisione della letteratura,
sono stati analizzati i fattori di rischio, la classificazione delle lesioni, la prevenzione ed il trattamento dei decubiti. Infine abbiamo eseguito un’analisi retrospettiva su 57 pazienti adattati a CPAP nel 2011, verificando l’eventuale correlazione fra tipologia di maschera e presenza di lesione cutanea.
Per scaricare questo documento effettuare il login


Articolo originale

L'offerta assistenziale per la diagnosi di BPCO sul territorio di Brescia
Health care for COPD diagnosis on the territory of Brescia
Nadia Marcobruni, Giovanni Aliprandi, Piera Raineri, Dario Fornari, Mauro Ferliga, Germano Bettoncelli, Michele Vitacca, Katia Foglio
Abstract
Introduzione. La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) risulta sottodiagnosticata. Scopo del presente lavoro è stato valutare l’offerta assistenziale in termini di organizzazione, volumi, tipologie di pazienti e risorse umane su un campione di istituzioni del territorio bresciano dedicate a pazienti BPCO.
Materiali e metodi. Sei centri hanno partecipato allo studio. Utilizzando database amministrativi e clinici relativamente agli anni 2010-2011, sono stati raccolti dati sulle caratteristiche organizzative degli ambulatori, tipologia e caratteristiche delle prestazioni erogabili, flussi di prime diagnosi di BPCO (confermate dopo spirometria semplice e test di broncoreversibilità con salbutamolo 400 gamma) e flussi di pazienti in follow-up entrambi suddivisi secondo stadiazione GOLD 2010.
Risultati. Tutti i centri risultano aver aderito ai percorsi diagnostico-terapeutici (PDT) messi a punto dall’azienda sanitaria locale (ASL) di Brescia. L’offerta assistenziale erogata dai vari centri risulta abbastanza omogenea per quanto riguarda i tempi di attesa e la qualità delle prestazioni fornite. Il dato di incidenza annua è inferiore a quanto valutato in letteratura. I centri a impostazione riabilitativa risultano visitare una maggior percentuale di pazienti affetti da BPCO rispetto a pazienti affetti da asma bronchiale, effettuare prime diagnosi di BPCO anche su una percentuale di pazienti con stadiazione GOLD III-IV, seguire in follow-up soprattutto pazienti con stadio GOLD III-IV.
Conclusioni. Il campione offerto dai centri afferenti allo studio, permette di evidenziare come l’offerta assistenziale per la diagnosi di BPCO a Brescia sia buona; gli incontri di formazione con i medici di famiglia hanno prodotto buoni risultati per quanto riguarda l’identificazione di nuovi casi di BPCO nello stadio più precoce
di malattia; va proseguita l’attività di formazione per i medici di base e l’attività educazionale nei confronti dei pazienti per avvicinarsi ai dati di incidenza/prevalenza previsti in letteratura riducendo al minimo le prime diagnosi con un già avanzato livello di malattia.
Per scaricare questo documento effettuare il login


Caso clinico

Amiloidosi endobronchiale
Endobronchial amyloidosis
Massimo Errico, Luigia Ciampi, Pietro Schino, Luigi Pinto
Abstract. L’amiloidosi tracheobronchiale è un disordine raro, ad eziologia sconosciuta, connesso con il deposito extracellulare di proteine. Queste proteine hanno affinità tintoriale con rosso congo e birifrangenza verde con luce polarizzata. Il deposito dell’amiloide può associarsi in corso di patologie infiammatorie o neoplastiche o svilupparsi a partire da un disordine delle immunoglobuline. I tipi più frequenti di amiloidosi sono di tipo AL (primario), e di tipo AA (secondario). L’amiloide AL deriva da un discrasia di plasmacellule che producono catena monoclonale immunoglobulinica di cui si depositano i frammenti. L’amiloidosi tracheobronchiale è una variante localizzata, caratterizzata dal deposito di amiloide sotto forma di placche sottomucose e/o pseudotumorali nelle vie aeree, che possono essere localizzate, diffuse o multifocali. L’amiloidosi tracheobronchiale non è associata generalmente con amiloidosi sistemica. I pazienti possono essere asintomatici o presentare dispnea, sibilo, emottisi, polmonite ricorrente, tosse e atelectasia. Presentiamo due casi di amiloidosi endobronchiale a placca sottomucosa multifocale e di amiloidosi trachebronchiale sotto forma di pseudo massa tumorale.
Per scaricare questo documento effettuare il login


Immagini in Pneumologia Interventistica

Broncolitiasi post-tubercolare: una rara causa di omoftoe
Post-tuberculosis broncholitiasis: a rare cause of haemoptysis
Sara Ramponi, Maria Majori, Miriam Anghinolfi, Letizia Gnetti, Angelo Gianni Casalini
Per scaricare questo documento effettuare il login


Serie - "Flow-chart diagnostiche nelle pneumopatie infiltrative diffuse" a cura di Marco Dottorini, Claudio Tantucci e Venerino Poletti

Pattern "tree-in-bud"
Tree -in-bud pattern
Raffaele Scala, Nicola Sverzellati, Giulio Rossi, Alberto Pesci
Per scaricare questo documento effettuare il login


Radiology: tips & tricks

Una rara varietà di "albero in fiore"
Giorgia Dalpiaz
Per scaricare questo documento effettuare il login