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Lo pneumologo interventista è spesso coinvolto nella gestione degli agenti antiaggreganti (AA) piastrinici e degli anticoagulanti (AC) nel periodo peri-procedurale. Le indicazioni alla prescrizione di questi farmaci sono variabili e la decisione di sospenderli prima della broncoscopia può rivelarsi difficoltosa specie se l’esame è da programmarsi in tempi brevi o addirittura riveste carattere di urgenza. Il numero crescente di nuovi anticoagulanti orali, con farmacocinetica e profili di sicurezza diversi, ha inoltre reso queste decisioni più complesse. Le recenti linee guida dell’American College of Chest Physicians (ACCP), enfatizzando l’uso di inibitori diretti della trombina o del fattore Xa rispetto agli antagonisti della vitamina K nel trattamento della fibrillazione atriale, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare in pazienti non affetti da neoplasie, hanno certamente incrementato la loro prescrizione1. Lo scopo di questo documento di indirizzo è quello di fornire allo pneumologo interventista un’adeguata conoscenza di questi farmaci e delle loro caratteristiche farmacocinetiche che possono influenzarne la gestione, ma anche di acquisire dimestichezza con i fattori di rischio legati al paziente, le indicazioni alla terapia con AA e AC, la necessità di una bridge therapy, l’invasività della procedura, per una corretta gestione peri-procedurale dei rischi emorragici e trombotici.

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