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Il lungo periodo di emergenza dovuto alla grave pandemia da COVID-19, malattia ad alto rischio di mortalità, gravosa per i sintomi ed il trattamento, con grande impatto sulla qualità della vita, della funzione quotidiana e con elevati livelli di stress sia per i pazienti che per i caregiver e gli operatori sanitari, ha messo in evidenza le necessità di definire protocolli condivisi di implementazione delle cure palliative nei vari setting di cura (1).
Recentemente una task force della European Respiratory Society ha pubblicato delle raccomandazioni cliniche sull’adozione di cure palliative nei pazienti affetti da COVID-19, risultato di un consenso tra esperti mediato dall’analisi di un questionario on line, adottando il modello CORE (Convergence of Opinion on Recommendations and Evidence). È stato coinvolto un panel di 90 esperti internazionali provenienti da 15 Paesi di varia origine geografica (Australia, Europa e Nord America), composto nella maggior parte da figure sanitarie, in particolare da specialisti in Cure Palliative, ma anche da una buona rappresentanza di specialisti in Malattie dell’Apparato Respiratorio. Sono state analizzate le risposte fornite a 14 potenziali raccomandazioni riguardanti soprattutto la pianificazione anticipata dell’assistenza ai pazienti, il trattamento farmacologico della dispnea, la comunicazione medico-paziente, la comunicazione a distanza con i familiari sugli aspetti clinici dei loro congiunti malati, gli aspetti del fine vita nei pazienti con stato di malattia grave, la cura spirituale, l’assistenza psicosociale e la cura del lutto.
La raccomandazione prioritaria su tutte riguarda il trattamento della dispnea considerata come uno dei sintomi più diffusi nei pazienti ospedalizzati che muoiono di COVID-19; tra i farmaci che hanno un effetto provato per alleviare la dispnea ha avuto conferma l’uso degli oppioidi, ma anche dei tranquillanti minori, quali le benzodiazepine, quando i pazienti dispnoici non rispondono ai primi in relazione alle condizioni di stato d’ansia e di angoscia in cui versano (2). Anche l’utilizzo dell’ossigenoterapia è stato valutato come trattamento fondamentale per ridurre la dispnea, con miglioramenti apprezzabili anche sulla sopravvivenza dei pazienti (3).
Le comunicazioni a distanza con i familiari, sia online che per via telefonica, sono rese difficili soprattutto per problemi connessi al basso livello di alfabetizzazione, ma anche per situazioni fisiche di ridotta capacità visiva e uditiva inerenti agli interlocutori. Si raccomanda comunque la necessità di una comunicazione giornaliera a distanza con un familiare designato o una persona cara (4).
Oltre al controllo dei sintomi, il ruolo degli specialisti in Cure Palliative è di fondamentale importanza anche nella gestione della persistenza di stati di gravità nei pazienti moribondi e in  queste condizioni risulta necessario ed indispensabile il sostegno alle famiglie (4).
Viene sottolineata la necessità di affrontare soprattutto i bisogni psicosociali e spirituali nell’ambito familiare, pertanto i sacerdoti come parte del team clinico sono figure indispensabili non solo in ambito familiare, ma anche ospedaliero o in strutture di assistenza di lungodegenza poiché l’assistenza spirituale sostiene i pazienti ed i loro familiari soprattutto quando la prognosi risulta infausta o incerta (4).
Anche gli psicologi e gli assistenti sociali dovrebbero far parte del team clinico per i pazienti COVID-19 in gravi condizioni, poiché l’ansia e l’agitazione sono condizioni prevalenti nei pazienti particolarmente compromessi e l’intervento di questi specialisti può servire ad alleviarle, migliorandone la qualità della vita (5).
Altro ruolo fondamentale dell’assistenza psicosociale è quello di supportare i familiari dei pazienti gravi che, non potendo avere contatti diretti con i loro cari e impossibilitati a dire addio ad un membro della famiglia, vedono aumentare il rischio di dolore spirituale accentuato altresì in coloro che sono in quarantena o anch’essi ammalati di COVID-19. Vi è accordo degli esperti sulla raccomandazione di concedere ai familiari di visitare i pazienti moribondi, anche se in numero limitato (6). Infine diventa indispensabile offrire sostegno ai familiari dei pazienti deceduti a maggior rischio di disturbi da stress post-traumatico. Molti sono i fattori di rischio, tra i quali la rapida evoluzione della malattia, l’isolamento sociale, le morti numerose in famiglia, i sentimenti di colpa e l’impossibilità di intraprendere rituali di lutto come le esequie. Il supporto al lutto è dunque una componente fondamentale nelle cure palliative ed è essenziale in corso di tale pandemia (7, 8).
In conclusione, il documento prodotto dalla task force esprime l’importanza delle cure palliative in corso di pandemia da COVID-19 dato il deterioramento rapido delle condizioni di salute, le pressioni a cui sono sottoposte tutte le strutture sanitarie, la necessità dell’isolamento dei pazienti, la limitazione della presenza dei loro familiari ed infine il supporto psicosociale necessario per tutti coloro che sono coinvolti.

Bibliografia

  1. De Angelis M, Canzani F, Orsi L, et al. Le cure palliative nella pandemia da SARS-CoV-2: esperienze italiane ed internazionali a confronto. Riv It Cure Palliative 2020;22:54-63.
  2. Simon ST, Higginson IJ, Booth S, et al. Benzodiazepines for the relief of breathlessness in advanced malignant and non-malignant diseases in adults. Cochrane Database Syst Rev 2016;10:CD007354.
  3. Ekstrom M, Ahmadi Z, Bornefalk-Hermansson A, et al. Oxygen for breathlessness in patients with chronic obstructive pulmonary disease who do not qualify for home oxygen therapy. Cochrane Database Syst Rev 2016;11:CD006429.
  4. Bajwah S, Wilcock A, Towers R, et al. Managing the supportive care needs of those affected by COVID-19. Eur Respir J 2020;55:2000815.
  5. Warth M, Kessler J, Koehler F, et al. Brief psychosocial interventions improve quality of life of patients receiving palliative care: a systematic review and meta-analysis. Palliat Med 2019;33:332-45.
  6. Fusi-Schmidhauser T, Preston NJ, Keller N, Gamondi C. Conservative management of COVID-19 patients-emergency palliative care in action. J Pain Symptom Manage 2020;60:e27-e30.
  7. Wallace CL, Wladkowski SP, Gibson A, White P. Grief during the COVID-19 pandemic: considerations for palliative care providers. J Pain Symptom Manage 2020;60:e70-e76.
  8. Brown C, Peck S, Humphreys J, et al. COVID-19 lessons: the alignment of palliative medicine and trauma-informed care. J Pain Symptom Manage 2020;60:e26-e30.